Carlo Signorelli: “Lo stop al vaccino AstraZeneca ha un impatto devastante”

Carlo Signorelli, professore di Igiene all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, commenta lo stop del vaccino AstraZeneca. 

Polemiche e problemi di comunicazione che non hanno aiutato, caos mediatico e confusione: alla fine lo stop alla somministrazione di AstraZeneca è arrivato anche dall’Aifa. Una decisione che il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco Nicola Magrini ha definito “politica” e “precauzionale“, arrivata insieme alla decisione di Francia e Germania che hanno deciso uno stop preventivo alle somministrazioni. A causare il blocco, diversi casi di trombosi verificatisi in soggetti precedentemente sottoposti a vaccinazione e alcuni decessi. Tuttavia – è bene dirlo – ad oggi non è stata comprovata la correlazione tra causa del decesso e vaccino.

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Sta di fatto che il blocco del vaccino rischia di rallentare l’Italia, che nella corsa “ai ripari” è già in ritardo. E il piano del generale Figliuolo potrebbe subire nuove modifiche. In assena “Lo stop al vaccino AstraZeneca ha un impatto devastate. E non è dimostrato che siano responsabili gli effetti collaterali del vaccino“, ha affermato Carlo Signorelli, professore di Igiene all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, nel suo intervento iniziale al webinar “Covid-19, il Piano vaccinale flessibile e le nuove evidenze sull’uso dei vaccini”, promosso dall’Accademia lombarda di sanità pubblica.

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Anche l’Ema ha già ripetuto più volte che i casi di complicanza sono da ritenersi normali. L’incidenza sarebbe in linea rispetto alla popolazione vaccinata. Anche Emer Cooke, direttrice esecutiva dell’Agenzia regolatoria ha cercato di fare chiarezza, specificando che resta da capire se si è davanti a veri e propri effetti collaterali o a delle semplici coincidenze. In sostanza, si tratta di stabilire se c’è una correlazione tra gli eventi di trombosi e il vaccino. Sulla questione, si attende giovedì, quando l’Ema si pronuncerà nuovamente.

 

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