All The Bright Place | le 5 differenze più importanti tra il libro e il film

Le 5 differenze più importanti tra il libro e il film del lungometraggio All The Bright Place per Netflix.

Quante volte vi è capitato di leggere il libro, vedere il film e trovare la storia completamente stravolta? Risulta molto difficile trovare qualche sceneggiatura che sia in linea con quanto scritto nella versione originale. Un esempio, di cambiamenti sostanziali, seppur non eclatanti, riguarda il film All The Bright Places con Elle Fanning e Justice Smith.

Netflix ha trasformato l’omonimo libro di successo scritto da Jennifer Niven nel 2015 in un film diretto da Brett Haley. Sebbene sia stato molto apprezzato – soprattutto tra i più giovani – qualche cambiamento è stato apportato…

Il luogo del primo incontro tra Violet e Finch

Il film di Netflix inizia con Theodore Finch correre come ogni mattina lungo la strada. Un giorno incontra Violet Markey in piedi sul bordo del ponte dove sua sorella è stata uccisa in un fatale incidente d’auto. Le si avvicina e alla fine riesce a farla uscire da uno stato di trance. Nel libro, il primo incontro avviene sul campanile della scuola superiore e molti altri studenti li vedono entrambi sul davanzale. Conduce gran parte della scuola a pensare che Violet abbia parlato di Finch e lei è una specie di eroe. La modifica apportata nel film è di poco conto, all’interno della storia perché le sue circostanze sono in linea con entrambi i personaggi e la storia stessa.

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Violet ha una passione per la scrittura

La storia di All The Bright Places ha molto a che fare con Finch che aiuta Violet a rimettersi in piedi dopo la morte della sorella maggiore, Eleanor. Il film riprende i tratti più ampi del libro, come riportarla in macchina per la prima volta e portarla in avventure che le mettono di nuovo il divertimento. Tuttavia, un aspetto di Violet che manca al film è la sua passione per la scrittura. Nel libro, lei ed Eleanor avevano una rivista online insieme ma si è fermata dalla sua morte. Una volta che lei e Finch “vagano” insieme, ci ritorna di nuovo dentro e persino escogita un nuovo sito web chiamato Germ Magazine.

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Finch è affascinato dalla morte

La bellezza di un libro sta nel contrasto che spesso accade nella versione cinematografica, o come in questo caso, in un film per Netflix. Nella versione scritta da Jennifer Niven, si possono apprendere fin da subito i pensieri sulla morte, che vagano nella mente di Finch. La sua sembrerebbe una vera ossessione nel voler capire dinamiche e motivi che hanno portato le persone a suicidarsi. Proprio alla luce di questa considerazione, porta Violet sul campanile. Nel film invece, questo aspetto non viene considerato minimamente. Solo l’iniziale scena di lui nella vasca (come vedete in foto) potrebbe far venire in mente qualcosa, ma solo a chi ha letto il libro.

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Il papà di Finch appare nel libro

Nel film il padre di Finch viene menzionato ma in maniera molto generica. Apparentemente sembra non faccia parte della loro vita, tanto da poter essere considerato morto. Finch non lo ricorda bene, ma ha solo una grossa cicatrice a seguito di alcune percosse da bambino. È molto importante come elemento emotivo della storia. Il padre di Finch è un famoso giocatore di hockey ormai in pensione, che si è risposato e impegnato a crescere suo figlio.

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Ryan non esiste nel film Netflix

Verso la fine del film di Netflix, Violet ha una conversazione con un ragazzo a una festa nella quale partecipa. Le chiede quando smetterà di comportarsi in quel modo e quando tornerà quella di sempre. Ovviamente, non essendo una cosa molto carina, la ragazza decide di andarsene. Tutti pensavano fosse Ryan, ma a quanto pare era Roamer. Nel romanzo della Niven, viene spiegato che lei e Ryan erano soliti frequentarsi e da quando sua sorella era venuta a mancare i due hanno smesso di vedersi. Dopo aver incontrato Finch, la protagonista prova a uscire con lui un paio di volte, ma senza alcun esito positivo.

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