Coronavirus: c’è anche un bimbo di 10 anni tra i nuovi sei casi in Toscana

Il numero di contagiati aumenta ancora ma le loro condizioni non sarebbero preoccupanti.

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C’è anche un bimbo

Le sue condizioni non preoccupano nel modo più assoluto ma, di fatto, è il paziente italiano più giovane che abbia contratto il coronavirus. Ha soltanto 10 anni: si tratta del figlio del quarantaquattrenne di Torre del Lago Puccini, che era già stato visitato e riscontrato come positivo alcuni giorni fa. L’uomo era appena rientrato in Toscana da Vo’ Euganeo e immediatamente dopo che si era sparsa la notizia di un focolaio, si era prestato spontaneamente ai controlli risultando contagiato dal virus. Anche tutta la sua famiglia era stata posta in isolamento. L’uomo non ha più la febbre da alcuni giorni.

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Migliora la donna di Prato

Sta leggermente meglio anche la donna che era stata ricoverata ieri a Prato. La paziente, 44 anni, risultata positiva al tampone, aveva qualche linea di febbre e un po’ di difficoltà di respirazione oltre a malesseri generali riconducibili ai sintomi del virus. Sottoposta a tampone è stata ricoverata. Ma oggi sta molto meglio: la febbre si era abbassata ed è stata dimessa. Resterà in cura a casa in isolamento.

­Diciannove casi, in aumento

Anche in Toscana i casi sono in aumento: ma le persone sottoposte a controllo in isolamento domiciliare sono ben mille, la metà delle quali sono state individuate grazie a segnalazioni spontanee attraverso i numeri di emergenza messi a disposizione dalle unità di crisi e dalle ASL.

Nelle ultime ore è stato posto in isolamento un altro abitante che avrebbe contratto il virus da una persona già ricoverata a Piacenza e che in un secondo momento la risultata positiva al test. Anche l’uomo, senza muoversi da casa, aveva allertato l’ASL di avere un malessere riconducibile al virus. Intelligentemente, sapendo di arrivare da una zona oggetto di focolaio, aveva intuito che le cose potessero essere collegate e ha preferito evitare rischi. Ora sta bene: anche il suo leggero stato febbrile è notevolmente migliorato.

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Un ricovero ad Arezzo

Leggermente più serie le condizioni di un uomo di 64 anni residente a Poppi in provincia di Arezzo che stato ricoverato al reparto malattie infettive dell’ospedale aretino. Sottoposti a controlli anche tutti i suoi familiari, anche sua moglie avrebbe i suoi stessi sintomi. Cinque dunque i casi emersi nel corso delle ultime ore ma il bilancio quasi certamente è destinato ad aumentare. La Regione Toscana fa sapere di aver effettuato almeno 200  campioni urgenti su persone direttamente collegate a pazienti che sono attualmente ricoverati in isolamento.

Due ulteriori casi riguardano un imprenditore di 63 anni di Firenze e un tecnico informatico di 49 anni di Pescia che risulterebbero debolmente positivi al tampone. Una positività sostanziale che ha imposto un ricovero in via precauzionale in attesa che i sintomi si facciano più chiari.

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