Coronavirus, nel mondo 9mila decessi e 220mila contagiati

L’ultimo bollettino diffuso dalla Johns Hopkins University continua ad allarmare: nel mondo si sarebbero raggiunti circa 9mila decessi e ci sarebbero 220mila contagiati dal Coronavirus.

Coronavirus, nel mondo 9mila decessi e 220mila contagiati (Getty) - meteoweek.com
Coronavirus, nel mondo 9mila decessi e 220mila contagiati (Getty) – meteoweek.com

Le vittime del Coronavirus nel mondo sarebbero al momento circa 9mila, lo afferma l’ultimo bollettino diffuso dalla Johns Hopkins University, uno degli istituti universitari più prestigiosi degli Stati Uniti.

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I dati sulla diffusione e sugli effetti dell’epidemia di Coronavirus sono ogni giorno più allarmanti e la situazione a livello mondiale preoccupa capi di Stato e cittadini.

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La pandemia, come dichiarato dall’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sta raggiungendo quote impressionanti, tanto che dall’ultimo bollettino della Johns Hopkins University i casi di contagio sarebbero al momento più di 220mila. Per essere corretti, i dati esatti sono: 8.957 morti, 220.691 persone positive al Covid-19 e 84.161 pazienti guariti.

I dati di ieri

Rispetto ai dati di ieri la diffusione del virus non sembra arrestarsi, anzi continua inesorabilmente a far crescere i contagi e i decessi. Dal bollettino di ieri, diffuso sempre dal prestigioso istituto universitario del Maryland, si evinceva che i contagiati avevano raggiunto quota 201.436, i decessi quota 8.006 e i pazienti guariti quota 82.032.

Coronavirus, nel mondo 9mila decessi 220mila contagiati (Getty) - meteoweek.com
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Il che pone in evidenza che in un solo giorno ci sono stati nel mondo quasi mille decessi, circa 20mila contagi e poco più di 2mila guariti. Un vero e proprio bollettino di guerra, che non sembra volersi arrestare.

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Come riportato ieri, l’epidemia di Coronavirus è iniziata in Cina il 31 dicembre 2019, a Wuhan, metropoli di 11 milioni di abitanti, nella regione dell’Hubei. Dopo pochi giorni la situazione appare più complessa di come previsto. Le autorità cinesi sono obbligate a chiudere la città e a bloccare qualsiasi spostamento, sia all’interno della regione che verso l’esterno. Ma i contagi continuano ad aumentare.

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La popolazione, spaventata dalla terribile epidemia, segue le indicazioni dei suoi governanti e la città di Wuhan diventa in pochi giorni un deserto. Su tutti i giornali del mondo si diffondono foto di negozi chiusi, strade vuote e finestre chiuse. Wuhan sembra una città abbandonata.

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Oggi, però, dopo tre mesi di blocco totale, la situazione sembra rientrata e sotto controllo. Per la prima volta dall’inizio dell’epidemia a Wuhan si sono registrati zero contagi e le condizioni delle strutture sanitarie sembrano volgere al meglio. Attendiamo fiduciosi e con grande speranza che anche da noi e in tutti i Paesi del mondo colpiti dal Coronavirus ci sia un’inversione di tendenza.

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