Coronavirus, ora New York non può davvero più dormire

L’andirivieni delle ambulanze tra Brooklyn, Manhattan e Staten Island è frenetico: il bilancio è drammatico, favorito da una densità abitativa e sociale mostruosa.

Un passante tra le strade deserte di Times Square a New York (Photo by KENA BETANCUR/AFP via Getty Images)

Gli States sotto assedio

I dati americani purtroppo non sono così attendibili come la mostruosa macchina di comunicazione statunitense potrebbe fare pensare. La questione riguarda la divisione dell’amministrazione sanitaria nazionale nei vari stati dell’Unione ognuno dei quali ha tempi, modi ed emergenze diverse. Il dato diffuso ieri dalla CNN secondo il quale alle 20 di ieri (ora italiana) gli Usa avevano superato i 30mila contagiati, è sostanzialmente verosimile.

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New York

Se l’emergenza era partita da Seattle, e dunque dalla costa pacifica dove si sono registrati i primi contagi e anche le prime vittime, ora il vero dramma riguarda New York. E non solo i quartieri meno ricchi e famosi come Queens, Staten Island o il Bronx, ma anche Manhattan dove l’insorgenza del coronavirus ha creato grande allarmismo anche nel paradiso dei ricchi tra attici e club esclusivi. New York dalla scorsa notte è in lockdown: polizia per strada, armata e affiancata dagli uomini della Guardia Nazionale per prevenire possibili assalti ai supermercati, ai bancomat e scontri tra bande, che sono il vero grande timore dei quartieri più poveri.

Times Square, New York, poco prima del lockdown (Photo by Kena Betancur / AFP) (Photo by KENA BETANCUR/AFP via Getty Images)

Una città deserta

Ieri Central Park ha vissuto il suo ultimo giorno di apertura: da oggi sarà chiuso e tutti i varchi saranno presidiati. Presenti tra i vialoni del polmone verde della città pochissime centinaia di persone. Anche i tradizionali mercatini della domenica si sono ridotti a poche bancarelle quasi deserte. Il governatore dello stato di New York Andrew Cuomo ha imposto il coprifuoco a partire dalle ore 20 di ieri. Si calcola che dei 30mila contagiati americani almeno 15mila vivano qui e abbiano contratto il virus tra bar, club e una vita sociale che – come recita il claim della città – non dorme mai. Secondo i dati di New York lo stato ha fino a oggi registrato 114 vittime, la metà due terzi dei quali in città. Ma tutto è molto ipotetico: “Sappiamo di decine di salme cui non abbiamo potuto fare il tampone post morte. I mori da corona virus potrebbero essere molti di più” dice Cuomo.

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Uno dei varchichiusi al parco di Cedar Creek, New York(Photo by Al Bello/Getty Images)

Lockdown per 100 milioni

New York con California e Washington sono sorvegliati dalla Guardia Nazionale. Lo stato di Washington non ha nulla a che fare con la capitale anche se molti li confondono ancora: la città capitale federale è Washintgon DC (District of Columbia). lo stato invece è all’estremo nord est della costa pacifica, al confine con il Canada e ospita città simbolo come Seattle, la città del suono e dei rigurgiti rock proletari.

Intanto dopo California, New York, Illinois, Connecticut e New Jersey anche Ohio e Louisiana hanno annunciato il lockdown, il blocco delle attività, che da oggi paralizza la vita e il lavoro di 100 milioni di abitanti, un terzo di tutti gli States.

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