Coronavirus, Meloni: “Il Mes è un cavallo di Troika”

La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni in un post su Facebook ribadisce la propria posizione sul Mes, in perfetta armonia con quella di Salvini. “Il Mes è un cavallo di Troika” ai danni dell’Italia.

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(Foto di Paolo Bruno, da Getty Images)

Giorgia Meloni ribadisce la posizione di Fratelli d’Italia e di gran parte del centrodestra sulla sua pagina Facebook, a proposito del Mes: “Spero di essere smentita ma oggi sono convinta che la linea di credito senza condizionalità del MES per le spese sanitarie rischi di essere un ‘cavallo di Troika‘”. Poi aggiunge, in linea con Matteo Salvini, che qualsiasi millantata modifica del Mes non è che un inganno. “Se non restituisci i soldi che chiedi in prestito come dicono loro e nei tempi che stabiliscono, e indipendentemente dalla difficoltà che hai, puoi ritrovarti lo stesso la Troika dentro casa. Se non stiamo attenti, è questo quello che può succedere”.

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Ma all’interno del centrodestra non sembrano essere tutti d’accordo. Da un lato Meloni e Salvini, contrari a ogni forma di Mes, considerato un inganno ai danni degli italiani. Dall’altro Forza Italia, per cui si era già espresso Silvio Berlusconi: “Sarebbe assurdo non utilizzare il Mes in un momento come questo”. All’interno di Forza Italia si pronuncia anche il deputato Osvaldo Napoli, che afferma: “Il Mes senza condizionalità, limitatamente alla spesa sanitaria, è un’occasione che il governo deve sfruttare per irrobustire la spesa sanitaria. Il presidente del Consiglio non può, per compiacere il M5S, accrescere le difficoltà del Paese con il rifiuto ideologico del Mes“. Poi, da parte di Napoli, la richiesta rivolta al governo: necessario un cambio di rotta in materia Mes e decisioni governative. “Conte dovrà comunicare l’indirizzo del governo su questioni decisive per il Paese, a cominciare dall’eventuale utilizzo del Meccanismo europeo di stabilità. Le sue comunicazioni, prima e dopo il vertice europeo, sono un atto di rispetto verso le istituzioni e verso il loro più alto rappresentante, il presidente della Repubblica, Mattarella“.

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Ma il paradosso è questo: gli acerrimi nemici di questo momento storico (Meloni, Salvini e Conte) sembrano gli unici rappresentanti politici a concordare sull’importanza di insistere sugli Eurobond. La Meloni ha infatti affermato: “La soluzione non è l’uscita dall’Europa. Noi siamo indispensabili per quest’Unione europea, la possiamo rifondare e dipende anche da noi. Senza di noi l’Europa non esiste, non esisterebbe l’euro. Siamo i fondatori. Serve un’Europa che si occupi delle grandi questioni strategiche, ma senza strumenti che favoriscono qualcuno a sfavore di altri. Servono meccanismi di compensazione, come gli Eurobond. Se i tedeschi continuano a fare quelli che ‘io voglio tutto’, allora, forse, non è che dobbiamo uscire noi dall’Europa, mandiamo via i tedeschi”. Ha affermato la leader di Fdi a Fuori dal coro su Rete 4.

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Poi insiste, come altri esponenti di centrodestra, sull’eccessivo autoritarismo di Conte. Subito dopo l’attacco del premier ai due leader durante la conferenza stampa, la Meloni aveva affermato: “E’ una vergogna che il presidente del Consiglio usi i media per dire menzogne“. Recentemente ha ribadito l’esigenza di una reazione da parte del presidente della Repubblica: “Non so se privatamente il presidente della Repubblica abbia inteso farsi sentire con il governo, però ricordo quando ha chiamato me”, ha proseguito Meloni. “Ricordo quando Mattarella ha chiamato noi per chiedere la massima collaborazione e noi lo abbiamo fatto. Chiaramente spero che il presidente della Repubblica abbia fatto notare al presidente del Consiglio c’era qualcosa che non andava. Non l’ho chiamato per chiederglielo…”.

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Intanto Delrio, capogruppo Pd alla Camera, prova a pacificare le acque all’interno della maggioranza. Lo fa facendo notare che mettere in discussione una posizione del premier non vuol dire mettere in discussione il premier. “Accettare il Mes mette in discussione Conte? Non si mette in discussione nulla, il 99% degli italiani capisce che se non ci sono condizioni capestro il nostro Paese deve usare tutte le risorse necessarie: se ci vengono prestati senza interessi dei miliardi perché non dobbiamo usarli?“.

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