Joel Schumacher | cinque film per ricordare il celebre regista americano

Ci ha lasciato all’età di 80 anni il celebre regista Joel Schumacher, da tempo malato di cancro. Lo ricordiamo attraverso cinque suoi film che varrebbe la pena rivedere.

Dopo una lunga battaglia con il cancro, si è spento all’età di 80 anni il regista americano Joel Schumacher. Ecco cinque film da rivedere per riscoprire la sua filmografia.

Batman: Forever

“Joel Schumacher è morto. Ha visto in me cose più profonde di chiunque altro e ha vissuto una vita straordinariamente creativa ed eroica. Sono grato di averlo avuto come amico”. Con queste parole Jim Carrey ha ricordato il regista che lo ha diretto in Batman: Forever (uno dei film più conosciuti della carriera di entrambi) nel 1995. In realtà, il personaggio dell’Enigmista era stato scritto inizialmente per Robin Williams, che però rifiutò la parte a causa di vecchi dissapori con la Warner, legati proprio a passate trattative per il precedente film su Batman diretto da Tim Burton. Jim Carrey, nel momento in cui accettò il ruolo, era all’apice della sua carriera come attore comico (l’anno prima erano usciti Ace Ventura, The Mask e Scemo & più scemo). Arrivò come seconda scelta ad interpretare un ruolo secondario pensato per qualcun altro, ma nonostante ciò, il suo personaggio è ciò che oggi tutti ricordano del film.

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Un giorno di ordinario follia

Forse l’unico film della carriera di Schumacher ad aver guadagnato un certo consenso di critica, prima ancora che di pubblico. D’altronde il film con Michael Douglas e Robert Duvall fa di tutto per strizzare l’occhio agli spettatori più cinefili: la sequenza iniziale del film, ad esempio, richiama in molti aspetti e quasi ricalca nelle inquadrature quella iniziale di di Federico Fellini. Un uomo nella sua auto, bloccato dal traffico in un sottopasso, inizia a percepire l’intollerabilità di ciò che lo circonda. Il film è ancora oggi un ottimo studio sul prototipo di “uomo bianco” frustrato ed in lotta col mondo. Nel film, “D-Fens” intraprende una lotta personale che lo porterà a scontrarsi con l’indifferenza, l’egoismo, il razzismo e la diseguaglianza sociale.

Linea mortale

Diretto da Joel Schumacher nel 1990, il film è diventato un piccolo cult con il passare degli anni. La trama segue le vicende di un gruppo di studenti di medicina che sperimentano su se stessi la morte, indotta chimicamente con l’unico scopo di provare l’esistenza dell’aldilà. Non a caso, quindi, il titolo originale del film deriva dal termine inglese “flatline”, la “linea piatta” dell’elettrocardiogramma. Linea mortale è stato inoltre il primo film interpretato da Julia Roberts dopo il successo di Pretty Woman e proprio grazie alla sua partecipazione nacque la storia d’amore con il collega Kiefer Sutherland.

Ragazzi perduti

Horror del 1987 con Corey Haim, Corey Feldman, Jason Patric e Edward Herrmann, Ragazzi perduti è uno dei numerosi film di Schumacher ridicolizzati nel momento del loro debutto e rivalutati successivamente. Ne Le iene di Quentin Tarantino (1992), Mr. Orange (Tim Roth) dice in un monologo di “voler restare a casa a guardare Ragazzi perduti”. E così i fratelli Gecko (George Clooney e Quentin Tarantino) di Dal tramonto all’alba di Robert Rodriguez (1996), sono un evidente omaggio ai fratelli Ranocchi del film di Schumacher.

Il momento di uccidere

Con un cast stellare a propria disposizione, con Sandra Bullock, Matthew McConaughey, Samuel L. Jackson e Kevin Spacey, Schumacher dirige l’adattamento dell’omonimo e celeberrimo romanzo di John Grisham, il quale collaborò direttamente col regista. Prima che la parte di Jake Brigance andasse a Matthew McConaughey, altri attori, come Val Kilmer, John Cusack, Robert Downey Jr., Aidan Quinn e Brad Pitt, furono presi in considerazione. Woody Harrelson aveva fatto pressioni per la parte e Kevin Costner è stato vicino ad entrare nel cast, ma lo stesso Grisham rifiutò la proposta, perché l’attore voleva il controllo completo del progetto.

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