Intercettazioni arrestati ex Aspi, Donferri: “’43 morti de qua, 40 de là…siamo tutti su stessa barca”

Intercettazioni arrestati ex Aspi, Donferri: “’43 morti de qua, 40 de là…siamo tutti su stessa barca”. Così Donferri a Berti

intercettazioni aspi

Tra le intercettazioni captate dagli uomini della Guardia di Finanza sul caso ex Aspi, per cui è finito in manette l’ex ad Giovanni Castellucci, quelle di altri due protagonisti della vicenda, entrambi attualmente ai domiciliari. Si tratta di Paolo Berti, ex numero tre della società, che condannato a 5 anni e 6 mesi per i 40 morti ad Avellino si lamenta con l’ex responsabile manutenzioni Michele Donferri. Berti sembra essere molto agitato e come sostiene il gip Daniela Giuffrida, “dalla conversazione si comprende che nell’ambito di quel procedimento, non ha riferito la verità per difendere la ‘linea aziendale’ condotta che ha contribuito all’assoluzione di Castellucci e che quest’ultimo evidentemente interessato al fatto che Berti mantenga tale impostazione e non cambi linea difensiva nei successici gradi del giudizio ha incaricato Donferri di tenerlo tranquillo e di rassicurarlo del suo futuro aiuto”.

Donferri consiglia a Berti di “non imputà le cose a Castellucci”

Nel corso del colloquio tra i due, Donferri dice a Berti(riferendosi a Castellucci), che se “ha chiesto una mediazione con te ti vuole rasserenare che ti aiuterà per tutta la vita, ti vuole dire questo messaggio”.

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Donferri esorta quindi Berti: “Fai tesoro dell’attuale momento. Rivendica quello che devi rivendicà”, gli dice. L’interlocutore non è coinvolto nella vicenda di Avellino, ma con Berti e Castellucci è sotto inchiesta per la strage del Ponte di Genova. “Ho capito”, prosegue Donferri, “che sei stanco ma non gli puoi imputà a lui che ci sono stati quarantatrè morti de qua (per il crollo del Ponte Morandi, ndr) … quaranta morti de là… siamo tutti sulla stessa barca”. 

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