Uova contro ragazzo autistico, i bulli si pentono: «Verremo a trovarlo»

L’episodio di bullismo è avvenuto mercoledì sera, alle 23:15. Matteo e sua madre Sara sono stati sfiorati da uova lanciate da tre ragazzi.

Matteo ha 17 anni, è un ragazzo autistico e, da tempo, come racconta Sara Fioramanti, sua madre, non voleva più uscire di casa perché «ha paura del mondo esterno». Mercoledì sera, però, «alle 23.15, Matteo era voluto uscire, siamo andati al parcheggio sotto casa» scrive Sara. «Dopo poco è comparsa una 600 grigia con almeno tre persone a bordo: hanno fatto un giro sghignazzando, poi sono tornati indietro e mi sono sentita sfiorare da un uovo. Al che mi sono preoccupata subito di portare Matteo al sicuro, verso casa». Sara Fioramanti è Presidente dell’Associazione «I colori di Matteo» che, gratuitamente, si occupa di sviluppare progetti a favore di 30 ragazzi autistici del Municipio VI. La denuncia è avvenuta sui social, dove ha voluto raccontare il tristissimo episodio di bullismo di cui suo figlio Matteo.è stato vittima.

Il racconto

L’episodio di bullismo si è verificato in Via del Fosso Scilicino, al Villaggio Prenestino. I tre bulli di età compresa tra i 17 e i 18 anni si sono avvicinati a Matteo e sua madre Sara a bordo di una Fiat 600 grigia. Dopo aver fatto un primo giro sulla loro auto, i bulli fanno retromarcia e passano, di nuovo, nel parcheggio. A quel punto, nel silenzio assordante di quella notte, si alza un grido: “‘A ciccione!”. Ad urlare è il ragazzo seduto vicino all’autista. Matteo è tornato a casa spaventato. Terrorizzato. «Era spaventato. Si è addormentato alle sei» racconta, amareggiata, Sara. «È autistico, non stupido. Avevo fatto tanta fatica per fargli riprendere confidenza con l’esterno».

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Le scuse

Dopo che Sara Fioramanti ha denunciato tutto sui social network, i bulli si sono presentati a casa di Matteo. Hanno chiesto scusa e hanno promesso che andranno a trovare Matteo una volta a settimana. «Li ho perdonati. Cosa dovevo fare? Sono una madre anche io». I tre ragazzi si sono presentati accompagnati da una madre che conosce la Fioramanti. «La madre di uno dei tre era costernata, mi ha detto che conosceva la mia associazione e aveva scoperto quello che era successo leggendo la mia denuncia sui social» racconta Sara. I ragazzi hanno detto di non sapere che Matteo fosse autistico. Ed è con Matteo che, ieri, sono tornati nel parcheggio.

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Solidarietà

Roberto Romanella, Presidente Municipio VI (M5s) – Meteoweek

Le telecamere hanno catturato quanto accaduto mercoledì notte nel parcheggio. La comunità è rimasta profondamente colpita da quello che è successo. «Dove è finita la nostra umanità? Prendo in prestito le parole di Vittorio Arrigoni sperando che questi ragazzi possano capirlo. Restiamo umani» conclude il Presidente Roberto Romanella (M5s)

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