Obbligo vaccinale per legge: è compatibile con il nostro ordinamento?

“Mai come adesso serve una legge per obbligare tutti al vaccino”. Questa è la posizione di Coldiretti che si aggiunge ai fautori dell’obbligo vaccinale. La variante Delta continua a diffondersi ed inizia a crescere il dibattito su un’eventuale legge che preveda l’obbligo questo autunno.

Obbligo vaccinale per legge: è compatibile con l'ordinamento? - meteoweek.com
Obbligo vaccinale per legge: è compatibile con il nostro ordinamento? – meteoweek.com

Ieri Luigi Sbarra, leader della Cisl, ha richiesto al parlamento di varare una legge che obblighi tutti al vaccino. Cts e Aifa sembrano, invece, suggerire di partire con l’obbligo solo per alcune categorie con funzioni pubbliche. Andrea Costa, sottosegretario alla salute, afferma, invece che l’obbligo vaccinale è «l’ultima ipotesi da prendere in considerazione». Secondo il sottosegretario, il governo considererà l’obbligo solo per talune categorie mentre per i restanti cittadini ci si affiderà al loro senso di responsabilità. Il governo, in ogni caso, dovrà operare una difficile composizione tra interessi politici e tecnico-sanitari. Da un lato le sollecitazioni di sindacati, imprese e comunità scientifica, dall’altro il rispetto delle garanzie costituzionalmente tutelate. L’obbligo vaccinale, infatti, che sia per tutti o solo per talune categorie, rende necessaria una riflessione sull’art.32 Cost. e sul consenso ai trattamenti sanitari.

Chi vuole l’obbligo vaccinale?

Matteo Salvini tra i contrari all'obbligo vaccinale - meteoweek.com
Il senatore Matteo Salvini tra i contrari all’obbligo vaccinale – meteoweek.com

 Guido Rossi, consulente del commissario Figliuolo, afferma “Se si deve arrivare all’obbligo di vaccinazione, ci si arrivi”. La preoccupazione è la capienza delle strutture sanitarie e, quindi, dell’adeguata cura di tutte le patologie. Il segretario del Pd Enrico Letta è stato molto chiaro su questa ipotesi: “Sono fra i favorevoli all’obbligo vaccinale”. Sulla stessa lunghezza d’onda troviamo anche Matteo Renzi e diversi rappresentanti di imprese e sindacati. Della stessa idea, anche se limitata «a chi svolge funzioni pubbliche», è Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco e membro del Cts. Secondo Palù, infatti, bisogna tenere a mente che «la salvaguardia del bene pubblico è tutelata anche dall’articolo 2 della Costituzione, secondo cui il diritto individuale non può ledere quello della comunità». Dall’altro lato abbiamo la posizione di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, entrambi contrari all’imposizione di obblighi.

Perché alcuni ritengono necessario l’obbligo vaccinale?

Il vaccino contro il covid-19 è stato somministrato al 67 % della popolazione - meteoweek.com
Il vaccino contro il covid-19 è stato ricevuto dal 67 % della popolazione – meteoweek.com

 Solo il 67 per cento della popolazione over 12 è vaccinata con due dosi, in terapia intensiva ci sono 466 pazienti e nei reparti ordinari poco più di 3.700. Al giorno muoiono circa una decina di persone. La preoccupazione che accomuna lavoratori  e professori è che la riapertura delle scuole e la ripresa delle attività possano peggiorare lo scenario di oggi. La vaccinazione obbligatoria consentirebbe da un lato uno sgravio per i reparti ospedalieri. Il 95 per cento dei pazienti in terapia intensiva, infatti, non è vaccinato; i vaccini proteggono al 97 per cento dalla morte e al 95 per cento dalla malattia grave, anche contro la variante Delta. Dall’altro lato, la vaccinazione obbligatoria consentirebbe un più facile percorso nella ripresa delle lezioni e dei lavori in presenza.

LEGGI ANCHE: Mondo del lavoro dopo il COVID-19: le sfide e gli interrogativi sul futuro

Non tutti, ovviamente, pensano che l’obbligo vaccinale porterà a concreti miglioramenti. Secondo Vageesh Jain, accademico che ora collabora con il Regno Unito in merito al Covid-19, afferma che l’obbligatorietà del vaccino non implica l’aumento dei vaccinati.

Un progetto finanziato dall’UE su epidemie e pandemie, che ha avuto luogo diversi anni prima di COVID-19, non ha trovato prove che un obbligo porti a maggiore vaccinazioni. Esaminando i paesi baltici e scandinavi, infatti, il rapporto del progetto ha osservato che i paesi “dove la vaccinazione è obbligatoria non raggiungono di solito una copertura migliore rispetto ai paesi vicini o simili dove non c’è obbligo legale”.

Chi ha già applicato misure simili?

Quali obblighi nel resto del mondo? - meteoweek.com
Quali sono gli obblighi nel resto del mondo? – meteoweek.com

 In molti Paesi, medici e personale ospedaliero sono stati i primi ad essere sottoposti ad un obbligo vaccinale, seguiti da lavoratori di case di riposo. È possibile, in proposito, vedere quanto accaduto in Italia, in Francia e, da settembre, in Grecia. Altri stati hanno introdotto l’obbligo per chi lavora.

LEGGI ANCHE: Green pass e multe: ecco quali sanzioni si rischiano e come evitarle

Questo succede in Pakistan e in Arabia Saudita e, in una certa misura, anche negli USA. Regno Unito e Australia hanno valutato l’ipotesi di imporre il vaccino per chi lavora a stretto contatto con gli anziani. La Russia non ha obblighi formali ma alcune fonti riportano ci siano nella pratica. La Repubblica Ceca introdurrà, da settembre, l’obbligo vaccinale per gli studenti.

Cosa dice la Costituzione?

La Costituzione italiana e obbligo vaccinale - meteoweek.com
Costituzione italiana e obbligo vaccinale – meteoweek.com

Articolo 32 della Costituzione

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. La presenza dell’aggettivo fondamentale nel solo art. 32, ha spinto da tempo parte della dottrina a sostenere diritto alla salute sugli altri diritti e interessi consacrati nel testo costituzionale. Lo stesso testo della Costituzione, poi, ritaglia lo spazio per istituire, tramite legge, un trattamento sanitario obbligatorio (sempre nel rispetto della persona umana). Si evince, quindi, la preminenza che la Costituzione riconosce al diritto alla salute, tale da giustificare compressioni di altri interessi pubblici ugualmente meritevoli di tutela. Come è noto, infatti, obblighi vaccinali figurano già da anni nel nostro ordinamento e la Corte costituzionale li ha giudicati legittimi; il nodo cruciale è il bilanciamento dei valori costituzionali.

LEGGI ANCHE: Cosa prevede la riforma della giustizia? Rendere il processo più moderno ed efficiente

Come si opera questo bilanciamento? In base ad alcune regole giurisprudenziali, poste secondo il principio di ragionevolezza. Un esempio potrebbe essere la prevalenza dei beni collettivi su quelli individuali o i principi di responsabilità e solidarietà. Il bilanciamento nella questione vaccinale risulta proporzionale se il pericolo per la salute collettiva “non è evitabile con misure alternative all’imposizione di un trattamento sanitario obbligatorio”.

Come stabilire se il vaccino è necessario?

I dati della comounità scientifica sono a fondamento della valutazione di costituzionalità - meteoweek.com
I dati della comounità scientifica sono a fondamento di una valutazione di costituzionalità – meteoweek.com

La scienza viene ovviamente chiamata in causa nella formazione della decisione normativa. Nello specifico, per analizzare la ragionevolezza e proporzionalità del bilanciamento operato dal decisore politico, è necessario il riferimento al dato tecnico-scientifico della situazione epidemiologica.

LEGGI ANCHE: Cuba controllerà internet e social media, nuovo decreto dopo le proteste

In base ai dati e alle misure proposte dalla comunità scientifica, il decisore politico sarà chiamato ad operare una scelta per tutelare la salute non dei singoli ma della collettività. La salute non è solo diritto fondamentale del singolo ma anche interesse della collettività. Ciò consentirebbe l’imposizione di un trattamento sanitario se diretto «non solo a migliorare o a preservare lo stato di salute di chi vi è assoggettato, ma anche a preservare lo stato di salute degli altri» come ha stabilito la Corte costituzionale nel 2018.

Gestione cookie