Riapertura scuole, ecco quando si torna in classe: il calendario regione per regione tra incognite e “no vax”

Green pass, mezzi pubblici, distanziamento, mascherine: sulla riapertura delle scuole, prevista per il prossimo settembre, pesano tantissime incognite. La campanella suona il 6 settembre a Bolzano; chiudono, il 20, Calabria e Puglia. Ecco il calendario delle ripartenze regione per regione. 

“Con la riapertura delle scuole i contagi aumenteranno”. A dirlo è stata l’epidemiologa Stefania Salmaso , intervenuta ad Agorà Estate, su Rai 3. Il timore dell’esperta è che, con la riapertura degli istituti scolastici dopo la pausa estiva, i contagi possano risalire spinti da una maggiore circolazione di persone e da un maggiore utilizzo dei mezzi pubblici, soprattutto nelle grandi città. La Salmaso, tuttavia, non è l’unica a guardare con timore alla ripartenza del prossimo settembre, sulla quale gravano ad oggi moltissime incognite. Una di queste è rappresentata dalla variabile vaccini.  Mancano ancora numeri esatti che indicano quanti, tra docenti e personale scolastico, non sono vaccinati. Il tracciamento della vaccinazione , infatti, è crollato subito dopo essere passati ad una vaccinazione organizzata per fasce di età.

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Ad oggi, secondo alcuni dati forniti al Generale Figliuolo entro il 20 di agosto e trapelati alla stampa, sappiamo che la Sicilia ha comunicato percentuali vicine al 90% per quanto riguarda il personale scolastico vaccinato. Alta anche la Puglia , che ha rivendicato un 95% seguita dalla Liguria, con un fiero 90% di vaccinati. Tuttavia, con molta probabilità, la percentuale del personale scolastico completamente coperto dalla vaccinazione supererà il 90%. Un’altra variabile – ormai poco “variabile” – riguarda il green pass, reso obbligatorio dal Governo con un decreto che ha imposto ai docenti e al resto del personale il certificato vaccinale per poter accedere agli istituti a partire dal 1° settembre.

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Le regole per la scuola 

Come ormai è noto, il pass può essere ottenuto con la vaccinazione; con la positività al Covid nei precedenti 6 mesi; oppure con un tampone effettuato ogni 48 ore. Nessun’agevolazione, in quest’ultimo caso, per i “no vax”: l’aggiornamento del Green Pass e il sostenimento dei mezzi per averlo, sarà a carico di chi ha necessità di ottenere il certificato.  Il Green Pass sarà controllato dal preside della scuola o da un suo delegato, a cadenza giornaliera. Dopo 5 giorni di assenza senza green pass l’insegnante potrà essere sostituito da un supplente, cosa che inciderà sullo stipendio. Sta di fatto che la riapertura sarà, anche per quest’anno, per niente serena. Si torna in classe, ma sempre con le mascherine che andranno indossate anche dagli alunni. Secondo quanto riferito da Il Corriere, le mascherine chirurgiche saranno distribuite dalle scuole stesse sia agli studenti che agli operatori scolastici. Le regole per un ritorno in sicurezza prevedono il distanziamento di 1 metro tra i banchi, che da quest’anno non sarà più un obbligo. Neanche la distanza tra la cattedra e i banchi è un’obbligo: i 2 metri restano un suggerimento.

Per quanto riguarda educazione fisica e mense, gli alunni potranno svolgere ginnastica all’aperto ma anche al chiuso, prediligendo sport individuali e sempre rispettando il distanziamento. Il servizio mensa sarà a turni per evitare assembramenti. Il Ministero consiglia l’areazione delle classi, ma il Governo ha stanziato dei fondi destinati ai sistemi di areazione. I colloqui con le maestre e i professori saranno online. Qualora ci fosse un caso di covid in classe gli studenti vaccinati avranno solo 7 giorni di quarantena. In caso di contagio in classe però potrebbe essere ripristinata la DaD se sospetto focolaio. Per i trasporti locali, si ragiona sulla percentuale di capienza anche se dovrebbe essere obbligatorio il green pass.

Il calendario 

La didattica ritorna comunque in presenza al 100% per tutti gli studenti anche se i presidenti delle Regioni e delle Province Autonome potranno continuare a emettere provvedimenti di sospensione delle lezioni in presenza, esclusivamente nelle zone arancioni e rosse e in circostanze di necessità e solo per il tempo strettamente necessario. Intanto, ogni regione ha pubblicato il proprio calendario scolastico. I primi a tornare in classe saranno gli alunni di Bolzano, il 6 settembre, con pause più lunghe durante l’inverno. Il 13 settembre prevede il ritorno in classe gli alunni delle regioni: Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Umbria, provincia autonoma di Trento, Valle d’Aosta, Piemonte, Veneto e Lombardia. Il 14 settembre torna in classe la Sardegna, mentre il 15 sarà il turno di Liguria, Campania, Marche, Molise e Toscana. Il 16 settembre toccherà al Friuli Venezia Giulia e alla Sicilia mentre chiudono il cerchio la Calabria e la Puglia, il 20 settembre.

 

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