Superbonus e truffe: come riconoscerle e i fattori per evitarle

Come riconoscere le truffe inerenti al Superbonus? Ecco i fattori e i consigli da seguire per evitarle e per non rimanere fregati.

Superbonus e truffe-Meteoweek
Superbonus e truffe-Meteoweek

In questo periodo più che mai, il tema del Superbonus deve per forza essere associato ad un altro tema, quello delle truffe. Si sentono sempre più casi di cronaca in cui anche gli stessi privati cittadini che vogliono effettuare dei lavori subiscono truffe da società o presunte tali. Queste, in caso di truffa, si fingono esperte di agevolazione al 110% e si muovono nei seguenti modi. Si fanno anticipare parte delle spese sotto forma di caparra o acconto per lo studio di fattibilità e poi una volta incassato il denaro, spariscono senza iniziare i lavori.

Ma ci sono anche casi in cui le società richiedono la firma sul contratto e la documentazione fiscale. Una volta ottenuti, attivano la cessione del credito d’imposta ad insaputa del contribuente ed emettono delle fatture. La fregatura è che anche qui i lavori non vengono portati a termine. E allo stesso tempo i destinatari dei lavori vengono ‘tenuti buoni’ facendo appello al ritardo delle materie prime o della manodopera. Come evitare simili truffe? Ecco i fattori da riconoscere ed evitare.

Superbonus e truffe: come fare

Se si cade nelle trappole sopraelencate, ad esempio quella relativa alla cessione del credito inesistente, è opportuno come prima cosa andare a denunciare alla procura. Raccogliendo e portando con sé tutta la documentazione contrattuale scambiata tra le parti, come email, messaggi, e la documentazione tecnica. E come seconda cosa, si deve verificare presso l’ufficio edilizia privata in Comune se è presente una Cila, che serve per l’inizio dei lavori. E come ultimo step, risulta indispensabile affidarsi ad un legale che sappia valutare la causa e portare avanti la pratica.

Invece per riottenere il vero Superbonus, in seguito alla truffa, bisogna mandare una pec all’Agenzia delle Entrate-Riscossione per segnalare l’accaduto e chiedere la revoca della cessione. L’importante è farlo il prima possibile.

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I fattori da seguire per evitarle

Ecco i fattori e i consigli da seguire per evitare le truffe quando si parla di Superbonus. Non bisogna innanzitutto dare retta a contratti di persone porta a porta e soprattutto informarsi preventivamente sulla storia della società. Se le aziende sono nate nel 2019 o nel 2020, quindi in date ipotetiche successive alla super agevolazione, è meglio diffidare. Quindi, di conseguenza è meglio optare per realtà ben consolidate e con esperienza alle spalle.

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Poi bisogna leggere con cura quanto scritto nel contratto prima di sottoscriverlo, facendo attenzione alle condizioni e a quelli che eventualmente presentano penali in caso di recesso. Infine, non accettate di dover pagare acconti o presunte caparre per l’avvio della pratica. E bisogna ricordarsi che le spese per la gestione della pratica richieste dall’amministratore di condominio non rientrano nel Superbonus.

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