Homeland | la serie tv si avvia alla conclusione con l’ottava stagione

Claire Danes e Mandy Patinkins si stanno preparando a dire addio ai loro amati personaggi nella serie Homeland, che si concluderà con l’ottava stagione, in arrivo il 9 marzo su Fox.

Claire Danes e Mandy Patinkins, rispettivamente Carrie Mathison e Saul Berenson nella serie Homeland, torneranno il 9 marzo su Fox per la prima puntata dell’ottava stagione dello show, che concluderà definitivamente le vicende cominciata nel 2011.

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Homeland giunge alla fine

Una insospettabile simmetria apre l’ottava e ultima stagione di Homeland: Carrie Mathison, l’agente della Cia con disturbo bipolare che è stata negli anni il vero fulcro della serie, grazie anche all’interpretazione sempre totalizzante di Claire Danes, nel ruolo sicuramente più intenso della sua carriera, si trova infatti nella situazione di doversi difendere dall’accusa di aver tradito la sua stessa nazione. Accuse irricevibili per una persona che si considera da sempre una patriota e che ha messo a rischio la sua vita, la sua sanità mentale e la sua famiglia per il bene dell’America. Eppure, nel corso del primo episodio della stagione, Carrie si trova a dover rivedere ciò che ha sempre pensato di se stessa (e con lei lo spettatore, che del personaggio si era fatto un’idea ben precisa). È una situazione molto simile a quella in cui si trovava il capitano Sully nel film di Clint Eastwood: convinta di aver fatto gli interessi della collettività, si ritrova sommersa dai dubbi quando è proprio lo Stato che cercava di difendere ad accusarla direttamente.

I dubbi di Carrie Mathison

La minaccia che Carrie Mathison deve sventare stavolta non proviene dall’esterno. Si tratta di una brillante scelta di sceneggiatura che permette al personaggio di vivere in una situazione che aveva già provato sulla sua pelle il suo storico amante Nicholas Brody (Damian Lewis). Carrie ha sempre temuto che la sua mente potesse tradirla nel momento peggiore, costantemente schiacciata dalla paura di non essere all’altezza a causa del suo disturbo, del sui vizio di bere o addirittura del bambino che doveva accudire. La serie, nel frattempo, ha cercato di spingere lo spettatore ad empatizzare con questi personaggi particolarmente complessi, mai eroi o modelli di riferimento, ma persone comuni al servizio di un Paese che amano e che per questo non smettono mai di criticare. Alex Gansa e Howard Gordon adesso portano alle estreme conseguenze i dubbi dei loro personaggi. Se nel momento in cui vennero svelate le vere intenzioni di Brody la serie cominciò ad interrogarsi sul vero significato di tutto ciò che aveva raccontato fino a quel momento, adesso quegli interrogativi vengono rimessi in circolo.

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Un doloroso addio

L’ottava stagione di Homeland si apre con Carrie ancora in isolamento, dopo essere stata incarcerata. È stata interrogata e analizzata, ma ciò che ha fatto dietro le linee nemiche resta ancora un mistero. La sua memoria presenta delle grosse lacune, rendendo il suo racconto sospetto (sia per i suoi colleghi, che per lei). È davvero incapace di ricordare o sta cercando di nascondere dei dettagli fondamentali? Le risposte a queste domande le troveremo nel corso di una stagione che si prospetta un lungo, doloroso e complicato addio a dei personaggi che abbiamo imparato ad amare nel corso del tempo.

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