Alberto Genovese, rigettata la richiesta di giudizio immediato

Alberto Genovese non sarà sottoposto a processo immediato. Il gip di Milano ha rigettato la richiesta avanzata dal pm: si procederà con la fase dell’udienza preliminare. Si va, dunque, verso la chiusura delle indagini e la richiesta di rinvio a giudizio per i reati di violenza sessuale e detenzione di sostanze stupefacenti.

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Alberto Genovese, imprenditore milanese, è in carcere – meteoweek.com

Il giudice per le indagini preliminari di Milano, Tommaso Perna, ha bocciato la richiesta di sottoporre Alberto Genovese a giudizio immediato. La domanda era stata avanzata dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dai pm Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini. È l’ennesimo “no” in merito all’inchiesta che vede protagonista il noto imprenditore, accusato di avere abusato di una modella diciottenne a Terrazza Sentimento lo scorso ottobre e di una ventitreenne a luglio scorso ad Ibiza. Dopo avere rigettato la domanda di scarcerazione del mago delle start-up ed il sequestro preventivo dei beni in suo possesso per presunta evasione fiscale, il gip ha negato anche la possibilità di procedere con rito immediato nonché una seconda richiesta di una nuova misura cautelare. La difesa dell’indagato, infatti, aveva chiesto gli arresti domiciliari in una casa di cura.

I prossimi passi dell’inchiesta su Alberto Genovese

Alberto Genovese non sarà dunque sottoposto a giudizio immediato. Ciò significa che si andrà verso la chiusura delle indagini, senza saltare la fase dell’udienza preliminare, e la richiesta di rinvio a giudizio. In ballo d’altronde ci sono ancora numerose prove. I legali della difesa Luigi Isolabella e Davide Ferrari hanno infatti richiesto e ottenuto una perizia fonica dei video registrati a Terrazza Sentimento nella notte del 10 ottobre 2020. Essa, secondo loro, farebbe emergere il consenso della modella diciottenne che ha denunciato l’imprenditore. La vittima, infatti, si sarebbe fatta pagare 3 mila euro per la prestazione, più altri 500 affinché «urlasse, ma non troppo». L’incidente probatorio è fissato a luglio.

Oltre ai fatti relativi a quanto accaduto a Terrazza Sentimento, per cui Alberto Genovese è indagato per violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni, nonché detenzione e cessione di stupefacenti, al vaglio degli inquirenti c’è anche un presunto stupro avvenuto a Ibiza il 10 luglio 2020. Anche in questo caso la vittima sarebbe stata stordita con un mix di droga. Ad aiutare l’imprenditore ci sarebbe stata la fidanzata, la quale però non è stata arrestata. Nei mesi scorsi anche altre due ragazze hanno denunciato il mago delle start-up per abusi. Il giudice per le indagini preliminari Tommaso Perna, tuttavia, non ha ritenuto del tutto credibili le loro versioni, per cui non c’è un mandato d’arresto per questi due altri reati. In merito si stanno svolgendo ulteriori indagini.

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Alberto genovese
Il fondatore di Facile.it dovrà difendersi in aula dalle pesanti accuse – meteoweek.com

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L’imprenditore resta in carcere

Alberto Genovese, in attesa della chiusura delle indagini, resta almeno per il momento in carcere. Tra la fine maggio e l’inizio di giugno sarà depositata la perizia relativa allo stato di salute dell’indagato. Essa servirà a chiarire se le sue condizioni di salute sono compatibili con la detenzione. La difesa dell’imprenditore, infatti, ritiene rilevanti in tal senso i problemi di tossicodipendenza di quest’ultimo. Già a febbraio la richiesta di scarcerazione per i suddetti motivi venne però negata dal giudice.

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